Investire vuol dire creare un portafoglio adeguato, che sia in linea con quello che è il nostro profilo di rischio e con le nostre aspettative sugli investimenti. Oggi vedremo insieme come creare il miglior portafoglio ETF, scegliendo tra diverse categorie di prodotti e di comparti, per comporre una strategie di investimento davvero efficace.
Non dovresti mai fidarti dei portafogli che vengono organizzati e offerti da terze parti, magari in conflitto di interessi con le tue esigenze. Scopri con la nostra guida come creare un portafoglio adeguato alle tue esigenze per cominciare davvero a realizzare profitti importanti sul mercato degli ETF specialmodo attraverso il trading online.
Sempre ricordandoci che ci sono grandi broker che ci offrono la possibilità di investire in ETF, come appunto eToro (qui per una demo gratis), con una scelta vasta dei migliori prodotti appartenenti a questa categoria.
Conosci te stesso, soprattutto se investi
Che tu investa in ETF o meno, il punto di partenza per la creazione di un portafoglio adeguato è sicuramente la conoscenza delle tue esigenze e delle tue aspettative.
Non possiamo che partire dall’analisi della nostra propensione al rischio. Ogni strumento finanziario, anche i depositi postali (che sono universalmente riconosciuti come prodotti quasi privi di rischio) incorporano incertezza. Nel caso degli ETF, che sono orientati principalmente a panieri di beni che contengono materie prime o azioni, il rischio si fa sicuramente più elevato.
Il top è partire da broker che permettono di investire su una buona varietà di ETF, come Trade.com (qui per testarlo in demo gratis), broker di grande qualità che offre una varietà più che adeguata di ETF.
Non tutti gli ETF dello stesso comparto però hanno lo stesso profilo di rischio.
Di seguito analizzeremo una per una la rischiosità delle diverse categorie di ETF che possiamo scegliere per la composizione del nostro portafoglio.
Gli ETF meno rischiosi
Quando facciamo partire la nostra disamina degli ETF per grado di rischiosità, non possiamo che partire da quelli che universalmente vengono riconosciuti come prodotti praticamente privi di rischi, prodotti che si avvicinano molto a quelli che sono i prodotti a basso rendimento.
Tra i prodotti ETF più sicuri e tranquilli troviamo sicuramente quelli azionari dei paesi sviluppati, ovvero quegli ETF che ci offrono un paniere di beni che contiene azioni di paesi come USA, Germania, Francia, Italia, Spagna e UK.
Troverai tutti gli ETF azionari più importanti anche su FP Markets (scopri di più sul suo sito ufficiale), un broker di grandissima qualità e con una ottima scelta di strumenti di questo tipo.
Siamo comunque davanti a prodotti che includono azioni e dunque prodotti finanziari che hanno una componente di rischio medio-alta. Scegliendo però ETF con panieri di questo tipo vuol dire inserire nel proprio portafoglio titoli che offrono rendimenti medio-alti al prezzo di rischi decisamente contenuti.
Ci sono anche ETF che includono un enorme numero di titoli, come ad esempio gli MSCI World o Europe, che al loro interno includono titoli che sono molto ben capitalizzati e che dunque sono tipicamente più stabili.
Una buona scelta di questo tipo di strumenti puoi trovarla anche su eToro, altro broker consigliato da noi di MigliorBrokerForex.net.
Gli ETF a medio rischio
Successivamente possiamo ovviamente muoverci su titoli che ci garantiscono un approccio più rischioso ma comunque equilibrato. Inseriamo in questa categoria gli ETF su materie prime, ovvero quegli ETF che hanno nel paniere petrolio, gas naturale, cacao, grano, soia, oro o argento.
In questo caso stiamo puntando su sottostanti che sono relativamente volatili, ma che almeno in assenza di leva finanziaria possono garantirci un approccio decisamente più controllato al rischio.
Se pensi di avere una propensione al rischio maggiore di chi investe in titoli tranquilli, le materie prime tramite ETF possono essere sicuramente aggiunte al tuo portafoglio.
Anche il medio rischio può essere ideale per chi investe, anche da zero. L’importante è bilanciare questo tipo di prodotti e quindi affidarsi ad un broker che offra un numero adeguato di titoli.
Come Trade.com – broker con una scelta di migliaia di titoli, per comporre un portafoglio di grandissima qualità e bilanciato, per evitare rischi eccessivi.
Gli ETF ad alto rischio
Gli ETF ad alto rischio sono tutti quegli ETF che hanno indice sintetico di rischio 7, ovvero il massimo possibile che possiamo avere sui mercati. In genere appartengono a questo tipo di ETF quelli che puntano sulle azioni dei paesi emergenti, ovvero su mercati azionari dei paesi che sono più instabili (e che piacciono tanto agli investitori proprio perché offrono rendimenti potenzialmente più alti).
Possiamo dunque investire in ETF ad alto rischio scegliendo o mercati azionari di riferimento che siano particolarmente instabili, oppure inserendo panieri che includano titoli particolarmente volatili. Non è rarissimo vedere ETF che hanno come indice sintetico di rischio sette, il più alto possibile.
Scegliere ETF è una cattiva idea? Non necessariamente, perché se inseriti in portafogli di qualità puoi davvero ottenere il meglio.
Come fare? Investi in ETF con eToro – anche con poche centinaia di euro e segui le indicazioni del social trading per investire su tutte le principali risorse del momento sul mercato.
Non è però soltanto del potenziale rischio dei titoli che andiamo ad includere che dobbiamo tenere conto per andare a costruire un buon portafoglio ETF. Diventa infatti estremamente importante inserire nell’equazione altri tipi di fattori, che andremo ad analizzare uno per uno per avere davvero le basi per creare un portafoglio ETF perfetto.
Per approfondimenti sull’investimento in ETF, consulta la risorsa: Guida al trading ETF.
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La diversificazione per creare un buon portafoglio ETF
Il primo fattore e forse quello più importante è la diversificazione. La diversificazione è una tecnica di investimento di base che è utile non solo per gli ETF, ma per qualunque tipo di paniere di asset o di investimento.
Anche IQ Option offre ottime oppurtunità di diversificazione, anche partendo con soli 10 euro!
Possiamo definire la diversificazione come la strategia che ci indica di investire in asset diversi e che possibilmente abbiano andamenti contrastanti. Facciamo l’esempio del prezzo dell’acciaio con quello dell’oro. Il primo tipicamente sale al crescere della fiducia nell’economia e in seguito a periodi molto buoni a livello mondiale economico.
NOTA BENE: la diversificazione è fondamentale qualunque siano le strategie che hai messo in piedi per il trading. Impara a farla con una demo gratuita di FP Markets, dove troverai migliaia di titoli tra i quali scegliere.
L’oro è invece metro piuttosto preciso (al contrario) dell’andamento dell’economia e del sentimento di sicurezza di risparmiatori e investitori. Inserendoli entrambi nel tuo portafoglio lo bilancerai e eviterai scossoni causati da eventuali crolli di comparto.
La differenziazione può essere utilizzata anche in un altro senso: puoi scegliere titoli diversi per provenienza geografica, comparto e fattore di rischio per ottenere un andamento che sia la media dei risultati di diversi strumenti.
Nel caso degli ETF puoi pensare di inserire prodotti che siano basati su economie sviluppate e emergenti, su materie prime e su obbligazioni, per crearti un portafoglio che sia effettivamente differenziato e che non risenta eccessivamente di eventuali crisi di settore.
Ricordati che anche eToro ti offre grandi possibilità di diversificazione, grazie ad una scelta che comprende migliaia di titoli da tutti i mercati principali.
La differenziazione è la questione più importante quando cominciamo a creare il nostro portafoglio: non dimenticarla mai e ricordati anche, però, di non esagerare. Più avanti vedremo qual è il numero di ETF che ci conviene inserire all’interno del nostro portafoglio.
Il fattore liquidità: perché è importante
Non tutti gli ETF hanno la stessa liquidità. Ci sono ETF che sono scambiati molto di frequenti e per buoni volumi, mentre ci sono degli ETF che sono trattati da pochissimi operatori e che è più difficile vendere o comprare.
La liquidità di un ETF modifica il rischio insito nello strumento. Immagina di aver acquistato un ETF Grecia con bassa capitalizzazione e che viene scambiato con frequenza molto bassa sulle principali borse mondiali.
Nel caso in cui volessi liberarti di questo titolo, troveresti difficilmente dei compratori e potresti dover aspettare periodi di tempo molto lunghi prima di poterlo cedere definitivamente.
NOTA BENE: Con i CFD puoi praticamente ignorare la liquidità, perché il banco è sempre disposto ad acquistare indietro i contratti. Prova a fare trading sui CFD con eToro (anche con una demo gratis) per renderti conto da solo dei grandi vantaggi di questo modo di fare trading.
Per chi fa trading sul breve e brevissimo periodo, un ETF poco liquido è un’autentica tragedia, perché non potrai negoziare più e più volte come sei abituato a fare su altri mercati.
Mentre stiamo parlando di liquidità è bene ricordare che i migliori broker CFD ti offrono la possibilità di investire in specifici strumenti con ETF come sottostanti, che sono sempre liquidi, nel senso che operando in OTC contro il banco emittente, puoi essere sempre sicuro di avere una controparte quando vorrai vendere o quando vorrai comprare.
Quindi nella nostra guida, dovremo tenere conto del fatto che per investire al meglio in questo tipo di titoli dovrai cercare di scegliere ETF che, pur magari investendo sugli stessi indici, possano garantirti una maggiore liquidità.
Ancora una volta continuiamo ad insistere, in chiusura di questo paragrafo, sull’importanza, per chi investe, di strumenti di grande qualità e soprattutto di broker che possano offrire il top in termini di scelta.
Come Trade.com e i suoi oltre 2.000 titoli (testali qui con una demo gratis), broker di grande qualità che ti permette di scegliere anche tra tutti i migliori ETF.
Gli ETF con leva finanziaria
Gli ETF incorporano spesso leva finanziaria, nel senso che non si limitano a replicare l’andamento di un certo indice, ma utilizzando derivati e investimenti al margine decidono di replicare in modo multiplo l’andamento di questo o quel paniere.
Tra gli ETF con leva più comuni troviamo quelli con leva 2, 3, 5 o 10. Vale la pena di ricordarti in questo specifico frangente che non solo la leva finanziaria può darti una mano, ma che se utilizzata a sproposito moltiplica anche le perdite che registri sul mercato.
Anche in questo specifico caso poi gli ETF trattati tramite i broker CFD possono offrirti molto di più dei broker classici o dei depositi titoli bancari.
Tutti i migliori broker, come anche FP Markets (qui per una demo gratis) ti permettono di aggiungere leva in modo più intelligente.
In quel caso infatti potrai utilizzare leve finanziarie dinamiche per investire anche su ETF tecnicamente senza leva. I vantaggi? Puoi investire in qualunque tipo di ETF, anche nel caso in cui tu voglia operare con leva, senza doverti per forza di cose affidarti a ETF che già incorporano leva.
In fondo alla nostra guida di oggi potrai trovare i broker che possono offrirti leva finanziaria adeguata sugli ETF classici, offrendoti dunque il meglio di questi mercati a prescindere da quali siano le tue intenzioni di investimento.
Fattore valuta: perché è importante per creare un buon portafoglio ETF
Non tutti gli ETF sono denominati in Euro, e anche quelli che lo sono spesso hanno in paniere titoli denominati in altra valuta. Immagina di voler investire in un ETF India, paese che sta regalando grandissime soddisfazioni agli investitori. In questo caso, pur se l’ETF sarà emesso in Europa e magari in Euro, nel paniere ci saranno comunque titoli che sono negoziati in RUPIE INDIANE.
Questo vuol dire che oltre all’andamento secco dell’azione sottostante, dovrai preoccuparti del rapporto tra rupie indiane ed Euro.
Uno degli esempi classici di scuola che si fanno per gli investitori è quello delle azioni turche e dei conseguenti ETF Turchia: in questo caso nonostante un discreto andamento dei titoli, abbiamo avuto la lira turca perdere più dell’80% del valore in pochi mesi, il che ha reso l’investimento in BUY sugli ETF Turchia un autentico bagno di sangue per tutti i soggetti coinvolti.
Prima di investire in paesi emergenti o su ETF che poggiano su panieri non in Euro, tieni conto del fatto che il tuo portafoglio sarà chiamato a rispondere in ogni circostanza anche del cambio.
E se sceglierai questo tipo di investimenti, ti consigliamo di controbilanciarlo con un investimento in valuta nel Forex, possibilmente scegliendo un broker che abbia sia ETF sia valute a disposizione. Come appunto eToro (qui per una demo gratis), broker che offre il top in termini di strumenti e titoli.
Potresti fare un ottimo investimento che andrebbe vanificato nel caso in cui ci trovassimo ad operare su una valuta che ha perso molto valore contro gli euro.
Che fare allora? Lasciar perdere completamente la possibilità di investire in mercati che non utilizzano l’Euro? Niente affatto – ma ricordati che la valuta di base può influenzare in modo molto netto l’investimento.
Quindi prima di investire in ETF Russia, ETF Turchia, ETF Brasile, ETF India, ETF Indonesia (e tutte le altre economie emergenti), fai questo tipo di calcolo.
Breve, medio e lungo periodo: come integrarli nel nostro portafoglio
Bisogna inoltre tenere conto di quelle che sono le nostre aspettative quando parliamo di investimenti in ETF (cosa che vale anche per qualunque altro tipo di investimento su titoli finanziari).
Se stai per investire su ETF aspettandoti un ritorno a breve termine, dovrai necessariamente spingerti verso prodotti che sono molto volatili e molto rischiosi e magari applicare anche una leva finanziaria molto importante.
NB: anche per il lungo periodo è necessario affidarsi a broker che hanno una grande scelta. Come Trade.com (disponibile anche con una serie di video per imparare a fare trading).
Se invece ti aspetti ritorni su un periodo di 3-5 anni, puoi cominciare a guardare in modo più intelligente e strutturato al tuo portafoglio ETF. Su periodi medi di questo tipo gli errori si pagano molto meno e con le scelte giuste, pur senza rischiare molto, potrai andare a guadagnare cifre importanti.
Chi vuole investire sul lungo e lunghissimo periodo e dunque su periodi superiori ai 10 anni, troverà negli ETF un alleato fondamentale. Pensa che chi ha investito in MSCI World 10 o 15 anni fa si trova oggi con portafogli estremamente più ricchi.
Quando scegli l’orizzonte temporale sul quale far lavorare il tuo portafoglio, tieni presente che gli andamenti degli ETF sono spesso e volentieri simili a quelli dei mercati azionari che rappresentano, per forza di cose.
Puoi certamente trarre ottime soddisfazioni da investimenti che sono di respiro molto breve, ma otterrai i risultati più certi e duraturi dando al tuo portafoglio un maggior respiro.
Indici ampi contro indici ristretti: quali sono più convenienti per il nostro portafoglio
La composizione dell’indice è quanto di più importante abbiamo a disposizione per determinare l’andamento del nostro portafoglio.
Per quanto riguarda l’ampiezza, ci riferiamo ad un valore che tiene conto di quanti titoli rispetto alla capitalizzazione sono presenti nel paniere dell’ETF. Facciamo i due esempi estremi, ovvero quelli di un ETF su un mercato piccolo come quello greco, e quello di un ETF sul Nasdaq, dove la composizione dell’indice include decine e decine di titoli.
Gli indici ristretti degli ETF hanno il problema di dipendere eccessivamente da ciascuno dei componenti: quando uno di questi crolla, finisce per andare ad intaccare tutto l’indice.
Gli indici che sono invece ampi riescono ad assorbire meglio l’impatto dell’eventuale crisi dovuta da uno dei titoli che lo compongono.
Se vuoi un portafoglio prudente o bilanciato, gli indici ampi sono estremamente più convenienti. Se invece vuoi correre rischi maggiori (alla ricerca ovviamente di rendimenti maggiori), puoi andare a scegliere indici molto ristretti.
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Quanto differenziare: di quanti diversi ETF hai bisogno?
In realtà la differenziazione deve avere un limite, perché un’eccessiva diluizione del tuo portafoglio, soprattutto se con capitali molto ristretti, non deve inserire più di 8-10 ETF in paniere.
Questo perché avresti inoltre enormi difficoltà ad andare a gestire investimenti tanto complessi, aggiungendo anche il fatto che una diluizione così ampia non ha alcun tipo di vantaggio per il tuo portafoglio.
Parti scegliendo 4-6 ETF di buona qualità e che possano essere integrati senza alcun tipo di problema all’interno del tuo portafoglio. Poi, se ne hai la necessità, inserisci qualche ETF in più, sempre però in modo graduale.
O comunque puoi andare ad investire anche su un solo ETF, però andando ad integrare il tuo portafoglio con altri tipi di strumenti, come ad esempio azioni oppure materie prime.
Per farlo dovrai investire con un broker che ti permetta di investire su tutti questi mercati, come eToro (qui per investire con una demo gratis), e dopo aver testato il conto demo, potrai decidere di passare al conto con capitale reale quando preferirai.
Le commissioni: perché sono importanti?
A parità di composizione e di liquidità, scegli sempre degli ETF che possano garantirti commissioni basse. Quando parliamo di commissioni basse su un titolo del genere, vuol dire spendere tra lo 0,20% e lo 0,60% su base annua. Dobbiamo necessariamente scegliere prodotti che offrano un piano di commissioni controllate. Abbiamo infatti bisogno di pagare il meno possibile ai gestori se vogliamo portarci a casa profitti importanti per i nostri titoli.
I grandi capitali si realizzano anche risparmiando pochi centesimi per volta – non dimenticarlo mai.
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Portafoglio ETF prudente
Se vuoi creare un portafoglio ETF prudente dovrai necessariamente orientarti verso prodotti che hanno in paniere titoli poco volatili e che possano garantirti una crescita lenta ma inesorabile.
I titoli consigliati:
- ETF azionari su paesi sviluppati;
- ETF obbligazionari;
- ETF su settori industriali poco volatili.
Sono assolutamente da evitarsi:
- ETF su paesi emergenti;
- ETF tech, biotech e di settori in forte espansione;
- ETF su materie prime con leva;
- In generale gli ETF con leva finanziaria incorporata.
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Portafoglio ETF bilanciato
Il portafoglio ETF bilanciato può correre qualche rischio in più rispetto a quanto avviene per chi sceglie gli ETF prudenti.
In questo caso i titoli consigliati sono:
- ETF azionari Europa, ETF USA e World;
- ETF Obbligazionari anche sul lungo periodo;
- Settori industriali a medio fattore di rischio.
Sono assolutamente da evitarsi anche in questo caso:
- ETF su paesi emergenti;
- ETF tech, biotech e di altri settori industriali molto volatili;
- ETF su materie prime volatili e con leva finanziaria;
- ETF con leva finanziaria eccessiva.
Un portafoglio ETF bilanciato? Parti dalla demo di eToro per cominciare a fare trading in questo senso.
Portafoglio ETF aggressivo
Chi vuole andare ad operare su un mercato come quello degli ETF cercando di ottenere il massimo dei profitti nel minimo tempo possibile, avrà ovviamente la necessità di operare con titoli e su comparti decisamente più rischiosi.
Tra i titoli consigliati per chi vuole un portafoglio ETF aggressivo troviamo quelli che avevamo sconsigliato per le altre tipologie di portafoglio:
- ETF su paesi emergenti;
- ETF tech, biotech e di altri settori industriali molto volatili;
- ETF su materie prime volatili e con leva finanziaria;
- ETF con leva finanziaria elevata.
Chi vuole un profilo molto aggressivo dovrebbe evitare di inserire:
- ETF obbligazionari;
- ETF su settori industriali poco volatili.
Perché scegliere un portafoglio ETF per i nostri investimenti
Gli ETF sono strumenti molto interessanti, dato che ti permettono di avere, anche acquistando 3-4 titoli diversi, una differenziazione praticamente perfetta.
Gli ETF sono inoltre molto interessanti perché sono strumenti gestiti passivamente, che dunque presentano profili di commissione più bassi e che evitano in principio la possibilità di conflitti di interesse.
Oggi tutti i migliori broker ti offrono la possibilità di investire sugli ETF – e se non sai come partire, scegli sempre un broker che ti offra capitale virtuale, come fa Trade.com con il suo conto demo gratis per tutti.
Se non vuoi gestire nel minuto il tuo portafoglio, gli ETF sono tra gli strumenti più interessanti che hai attualmente a disposizione per operare.
L’importanza della vendita allo scoperto
Ricordati inoltre che gli ETF, come tutti gli strumenti finanziari, possono essere vittime di trend negativi momentanei. Se non investi con broker che ti permettono di vendere allo scoperto, non potrai trarre vantaggi da questo tipo di trend.
Siamo davanti ad una opportunità che almeno fino a qualche tempo fa era riservata soltanto agli investitori professionisti e che oggi invece è alla portata di tutti, a patto di scegliere un buon broker CFD.
eToro ti offre vendita allo scoperto in un solo click, per andare a investire puntando sul ribasso di questo o quel titolo senza alcun tipo di problema!
Anche se vuoi investire in ETF che ti vengono proposti anche nel deposito titoli della tua banca, i broker CFD sono in grado di offrirti molti vantaggi, inclusa appunto la vendita allo scoperto.
Lettura consigliata: Guida trading CFD
Quali sono i migliori broker per gestire il nostro portafoglio ETF?
Investire in ETF tramite i broker CFD vuol dire avere a disposizione degli enormi vantaggi per gestire il portafoglio:
- I broker CFD ti offrono commissioni di gestione molto basse, di pochi centesimi per ogni trade, il che rende queste piattaforme ideali sia per chi investe sul brevissimo periodo, sia per chi invece investe sul lungo periodo. Trade.com offre trading a zero commissioni (testalo qui)
- I broker CFD hanno a disposizione listini molto interessanti, nel senso che oltre agli ETF più disparati possono proporti azioni, indici, criptovalute, Forex e anche materie prime; scopri con eToro gli oltre 2.000 titoli, anche sulla demo gratuita!
- I broker CFD sono inoltre ottimi per chi vuole investire con vendita allo scoperto, strumento che viene utilizzato con profitto da tutti i migliori investitori a livello mondiale;
- I broker CFD operano su mercati OTC, il che vuol dire che puoi sempre vendere o comprare gli ETF che ti interessano, senza attendere necessariamente che ci sia la giusta liquidità sul mercato;
- Con questa tipologia di broker puoi inoltre utilizzare piattaforme evolute per investire, piattaforme professionali come MetaTrader o come quelle professionali e proprietarie offerte da eToro o IQ Option.
>>> Per la lista completa delle migliori piattaforme trading, consulta: Piattaforme trading online
Ci sono enormi vantaggi per chi investe in ETF (e anche in altri strumenti) utilizzando questa specifica tipologia di broker.
eToro per investire sugli ETF
eToro è uno dei migliori broker a livello mondiale. TI offre la possibilità di investire su un enorme numero di ETF, molti esclusivi per questo broker, pagando pochissime commissioni e operando con tutti gli strumenti più avanzati.
E se vuoi investire in un portafoglio dal sicuro rendimento, che si tratti di ETF o meno, puoi scegliere tramite il copy trading di copiare i portafogli dei migliori investitori sulla piattaforma.
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IQ Option per investire in ETF
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Leggi la guida completa al broker: IQ Option recensione