L’indicatore MACD è uno degli strumenti più utili a disposizione dei trader per comprendere quando un trend è vicino al suo esaurimento. Si tratta di uno strumento semplice da usare, ma anche piuttosto efficace.
Spesso i trader che iniziano ad imparare l’analisi tecnica lo fanno proprio da oscillatori come questo, che essendo semplici da leggere permettono di aggiungere velocemente un nuovo strumento al repertorio.
In questa guida vogliamo spiegarti esattamente quando e come utilizzarlo, considerando tutti i punti di forza dell’indicatore MACD.
Non mancheremo, però, di farti notare anche i suoi limiti: un argomento molto importante per evitare di fare errori che potresti pagare sui grafici, senza capirne il motivo.
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Cos’è e come viene calcolato l’oscillatore MACD
Tecnicamente il MACD è un oscillatore, non un indicatore. La differenza è che gli oscillatori non compaiono sul grafico principale, ma in un piccolo grafico a parte.
Tolti i tecnicismi, si tratta di uno strumento che ti permette di anticipare la fine di un trend. Lo fa, come tutti gli altri strumenti di analisi tecnica, utilizzando la matematica e la statistica per aiutarti a comprendere i mercati.
In particolare, i suoi segnali sono molto efficaci quando fai trading sul Forex. Il mercato delle valute si presta bene alle elaborazioni matematiche.
Prima di capire come si legge uno strumento di analisi tecnica, dovresti sempre analizzare la matematica che gli sta dietro. Per quanto i trader non debbano fare conti, gli strumenti del mestiere vanno conosciuti fino in fondo.
Gli speculatori che capiscono davvero la realtà numerica dietro agli indicatori sono quelli che riescono poi a combinarli meglio tra loro, acquisendo maggiori probabilità di successo.
Nella nostra spiegazione ci saranno utili i grafici di Plus500, un broker molto conosciuto su cui puoi registrare gratis un conto demo in meno di due minuti.
Il motivo è che il MACD di Plus500 risulta particolarmente chiaro da leggere, grazie alla solida piattaforma costruita per i clienti del broker.
Cominciamo dicendo che il MACD è formato da tre elementi: due linee e un’area colorata. Proprio questi tre elementi sono quelli che, adesso, dobbiamo andare a capire meglio.
La media “lunga”
Il primo elemento che compone il nostro MACD è una media mobile a 26 periodi, detta “media lunga”.
Significa che questa linea esprime il valore medio degli ultimi 26 periodi del grafico: se il tuo grafico è impostato a 1 minuti, segnerà il valore medio degli ultimi 26 minuti; se il grafico è impostato a 1 ora, leggerà il valore medio delle ultime 26 ore e così via.
Ma attenzione, perché questa non è una media semplice: si tratta di una EMA, cioè di una Exponential Moving Average.
Le EMA, a differenza delle medie semplici, danno più peso ai periodi più recenti nel calcolo della media complessiva.
La media “corta”
La seconda linea è una media mobile a 12 periodi. Anche in questo caso si tratta di una media esponenziale, in cui i periodi più vicini vengono calcolati con un peso maggiore rispetto agli altri.
I termini “lunga” e “corta” derivano proprio dal numero di periodi presi in considerazione. Alle volte si dicono anche linea “lenta” e “veloce”:
- Lenta perché calcolando 26 periodi il suo valore cambia più lentamente;
- Veloce perché facendo la media su 12 periodi il valore è più sensibile e cambia rapidamente.
L’area colorata
L’area colorata alle volte è rappresentata come una semplice curva, altre volte come un istogramma (cioè un grafico fatto di tante colonne vicine).
Questo è l’elemento più importante del MACD, quello che genera i segnali più importanti con cui riuscire poi a interpretare i grafici.
L’area è calcolata come differenza tra il valore della media a 26 periodi e il valore della media a 12 periodi:
- Se la media a 26 periodi ha un valore più alto di quella a 12, sul MACD vedrai un valore positivo
- Se le media con il valore più alto è quella a 12 periodi, allora l’area colorerà un valore sotto lo zero
Puoi constatare tu stesso, utilizzando il conto demo di FP Markets (puoi aprirlo gratis qui), come questa area cambia il suo valore proprio quando anche il grafico cambia la sua direzione.
Ecco perché, come scopriremo tra poco, è proprio l’area colorata a fare la differenza quando usiamo il MACD per fare trading online.
Come utilizzare l’oscillatore MACD
Ora veniamo alla pratica, parlando dei segnali che puoi ottenere utilizzando questo oscillatore nel trading online.
Una delle cose più interessanti di questo oscillatore è che genera segnali in diversi modi:
- Alcuni segnali danno una conferma di trend;
- Altri sono da interpretare come segnale di inversione.
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Segnali di conferma del trend
Il primo tipo di segnale si riferisce alla conferma di un trend già in corso. Questo si ha soprattutto quando vediamo l’area colorata del nostro oscillatore passare da un valore positivo a un valore negativo.
Se l’area colorata taglia il livello zero a rialzo, quindi passa da un valore negativo a un valore positivo, viene generato un segnale di acquisto.
Questa situazione si verifica quando c’è in corso un trend rialzista, con l’indicatore che ci dà conferma del fatto che il trend sia destinato a continuare ancora.
Alle volte, invece, il MACD genera in questo modo un segnale di vendita. Si verifica quando l’area colorata taglia a ribasso il livello zero, passando da un valore positivo a un valore negativo.
Segnali di inversione del trend con MACD
Il MACD viene utilizzato soprattutto per questo: capire quando una serie di rialzi, oppure una serie di ribassi, sta per interrompersi.
Questo lo si fa guardando la posizione delle due linee rispetto all’area colorata.
Quando le linee tagliano a ribasso l’area colorata, quindi da una posizione più alta le “entrano dentro”, si genera un segnale di vendita. Significa che il trend rialzista si sta interrompendo.
Anche in questo caso, vale anche l’esatto contrario. Se le due linee tagliano a rialzo l’area colorata del MACD, significa che stiamo per avere un’inversione del trend ribassista che presto diventerà rialzista.
Questo è il modo in cui gli analisti finanziari usano il MACD quando vogliono interpretarne i segnali. Puoi farlo tu stesso aprendo un conto demo su eToro, in modo da mettere in pratica quello che abbiamo appena analizzato insieme.
I limiti del MACD
Questo oscillatore è senza dubbio molto efficace, ma ha dei limiti di cui devi essere cosciente prima di poterlo usare con il massimo dei risultati.
In particolare, c’è il limite dei falsi positivi: a volte l’oscillatore ti indica che il trend sta per cambiare rotta, ma poi questo non accade. Se hai già provato ad usarlo in qualche operazione, magari te ne sarai accorto.
Come sempre, quando parliamo di analisi tecnica, dobbiamo ricordarci che non esistono strumenti miracolosi in grado di darci la chiave di ogni grafico in ogni momento.
Bisogna sempre ricordarlo: un solo indicatore o un solo oscillatore non possono risolvere ogni problema.
La cosa migliore da fare è combinare questo oscillatore con altri, che possono integrare al meglio i suoi segnali. In particolare, è molto efficace combinarlo con l’indicatore di Ichomoku.
Grazie alle combinazioni tra diversi indicatori e oscillatori, nel tempo riuscirai ad elaborare delle tue strategie sempre più complete ed efficaci.
Man mano che diventi più bravo, puoi anche iniziare a personalizzare il tuo oscillatore MACD per renderlo più vicino alla tua strategia di trading.
Infatti le medie a 26 periodi e a 12 periodi non sono un obbligo: è così che la tradizione ci ha consegnato questo indicatore, ma puoi scegliere liberamente di impostare i parametri che preferisci.
Migliori broker per usare il MACD
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Conclusioni finali
L’oscillatore MACD è senz’altro uno strumento valido, che ti permette di affrontare i mercati per comprendere meglio i trend in corso.
Quando lo utilizzi per avere segnali di conferma della forza del trend, si rivela molto preciso e quasi sempre affidabile; quando vuoi intercettare l’inversione di un trend, invece, devi prestare un pochino di attenzione in più.
Nel complesso si tratta comunque di un oscillatore versatile, utile da avere nel nostro repertorio di analisi tecnica. Bisogna solo prenderci la mano, in modo da capire quando può generare dei falsi positivi.
Iniziando a combinare questo strumento con altri, mano a mano diventerai sempre più in grado di capire quale sia la combinazione che funziona meglio in base al tuo modo di analizzare i grafici.
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Se dovessi avere dubbi, poi, non esitare a lasciare un commento: siamo sempre felici di rispondere nell’arco di 24 ore a tutte le domande che riceviamo.