La risposta degli italiani al referendum costituzionale del 04 dicembre 2016 è stata di un no alle proposte principali di abolizione del Cnel e delle Province, della riduzione del numero dei Senatori e di una diversa ripartizione delle funzioni tra Stato e Regioni (Titolo V della Costituzione). Ciò come si traduce in termini pratici? Che quanto indicato nel testo della Legge costituzionale pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 15 aprile 2016 non avrà effetto e resterà in atto l’attuale soluzione costituzionale. Inoltre, si prospettano asset molto volatili sui mercati finanziari e in particolare rispetto alla valuta Euro, che ha toccato già nelle prime ore dei primi ribassi.
Esito referendum e prime stime sui possibili scenari economici
Il no votato in questo referendum costituzionale ha subito portato a primi scenari politici a poche ore dalla pubblicazione dell’esito, con le dimissioni del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e la necessità di formare un nuovo governo. Possibili scenari a livello economico? Diverse sono le possibilità che potrebbero coinvolgere l’ambito economico a seguito delle dimissioni del Premier e in attesa di un nuovo Governo alla guida del paese e in particolare:
- Revisione al ribasso per la crescita economica secondo le previsioni di alcune banche italiane a causa di minori investimenti da parte delle imprese estere in Italia per l’assenza di nuove misure nel breve termine da parte del Governo.
- Possibili reazioni sui Titoli di Stato Italiano a seguito delle nuove dimissioni di Renzi e in attesa che si formi un nuovo programma di Governo.
- Reazioni da parte dell’Euro su ribassi delle sue quotazioni sul mercato forex.
Primi risultati della giornata post referendum costituzionale
I primi risultati della giornata per l’esito del no del referendum costituzionale e delle successive dimissioni da parte di Matteo Renzi al Governo Italiano, invece, sono di:
- Primi rialzi dello spread che apre a 170 punti (contro la chiusura finale di venerdì di 162 punti).
- Borsa Italiana che apre in perdita di circa 3 punti percentuali e con titoli bancari che aprono in negativo (Bpm a -4,41%, Banca Popolare a -4,43 e Ubi banca a -3,55%).
- Le borse Europee sono in lievo calo e in particolare registrano dati sul -0,5% per Parigi, -0,3% per Londra e -0,1 per Francoforte.
- Il prezzo del petrolio sul mercato delle materie prime comincia a registrare dei primi ribassi sui prezzi.
Prime reazioni anche sul mercato forex e in particolare sull’Euro, che è ai minimi sul Dollaro da 20 mesi. In particolare il tasso di cambio dell’Euro/Dollaro ha raggiunto quota a 1,0506 all’annuncio delle dimissioni di Renzi, per poi raggiungere un piccolo aumento con una quota a 1,0524 (nella giornata di Venerdì e in attesa della votazione degli italiani sul referendum costituzionale, i valori del tasso di cambio tra Euro e Dollaro erano su 1,066).
Forte volatilità degli asset nel breve periodo e potenzialità di investimenti con le opzioni binarie
Si preannuncia, in queste ore una forte volatilità dei mercati e in particolare nei settori azionari e del forex, che pongono molto interessante analizzare nei prossimi giorni i potenziali scenari. E dove un campo con le opzioni binarie e possibilità di investire su operazioni di trading veloce e su asset molto volatili, può essere una potenziale strada per guadagnare online dopo gli esiti appena giunti del referendum costituzionale. I broker di opzioni binarie, infatti, presentano piattaforme grafiche all’avanguardia per seguire le prossime variazioni grafiche e investire tanto su asset azionari e tanto su asset valutari (come il cambio Euro e Dollaro) con un conto base dal deposito minimo molto basso. A tal proposito, ti suggeriamo di confrontare le migliori offerte del momento per aprire un conto e negoziare le opzioni binarie a 60 secondi, utilizzando la seguente TABELLA COMPARATIVA MIGLIORI BROKER OPZIONI BINARIE.
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