Come influisce il rilascio del rapporto sull’inflazione britannica sui mercati
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Quando l’ultimo rapporto sull’inflazione del Regno Unito è stato rilasciato tre mesi fail governatore della Banca d’Inghilterra ha fatto del suo meglio per convincere i mercati che i tassi sarebbero comunque stati mantenuti bassi, ma la reazione dei mercati sui tassi di interesse e di cambio ha invece e comunquesuggerito il contrario. Le domande allora sono: fino a che punto i mercati hanno già scontato il rapporto sull’inflazione, che relativamente sostiene una linea dura, e come si preparano i mercati stessial fatto che i tassi non rimarranno poi bassi per sempre?
I futures sui tassi di interesse hanno fatto rally in modo molto deciso nel periodo precedente all’ultimo rapporto sull’inflazione, con i prezzi delle tariffe tra i più bassi del Regno Unito. Questa volta hanno venduto ed hanno quindi sostenuto i guadagni sulla valuta spingendo il cable ad un soffio dal livello di 1,70. Questo rende il rischio-ricompensa, per questa volta, più vicino e rivolto ad una valuta più debole. La domanda più importante è se sia essa più sottorispetto al tentativo della policy finanziaria di agire per raffreddare il mercato immobiliare, attraverso le varie misure a propria disposizione.
Questa è una domanda a cui non verrà data risposta oggi, ma è destinata a rimanere una caratteristica del dibattito politico nel Regno Unito. Il focus iniziale al rialzo per il cable è a 1,6903, l’unico inconveniente è che il supporto sia visto a 1,6819 prima di 1,6763.
Alcune risposte possono essere date dai dati sul mercato del lavoro nel Regno uniti ad i dati del PPI degli Stati Uniti, che escono di solito subito dopo. Il principale obiettivo durante la notte sarà quello di continuare, anche, a vedere la forza della Aussie sulla scia del suo bilancio, che ha avvicinato il dollaro australiano al suo punto più alto, 0,9461, che non è poi, dunque, così lontano.
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