Le bande di Bollinger® sono uno degli indicatori più conosciuti nel mondo dell’analisi tecnica ed uno dei primi da studiare quando ci si avvicina a questo argomento.
Questo indicatore ha tutte le carte in regola per essere nelle grazie dei trader:
- É semplice da utilizzare;
- Offre segnali chiari sia per l’apertura che per la chiusura delle posizioni;
- Nella maggior parte dei casi i suoi segnali sono molto affidabili;
- Si può abbinare facilmente con altri indicatori per creare strategie di trading complete.
In questa guida vogliamo spiegarti esattamente cosa sono e come sfruttare le bande di Bollinger® nelle tue sessioni di trading. Andremo a vedere le tecniche utilizzate dai trader di professione per usarle correttamente e per fare previsioni precise.
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Bande di Bollinger®: cosa sono e come sono calcolate
Le bande di Bollinger, visivamente, si presentano come due linee che avvolgono il prezzo: una si trova più in alto delle candele, l’altra più in basso.
Queste linee ci danno un intervallo all’interno del quale è probabile che il prezzo si muova nel breve futuro, indicativamente nell’arco delle prossime 5-6 candele.
La prima cosa da conoscere di un indicatore di analisi tecnica è sempre il suo metodo di calcolo. Ignorare la matematica è tanto semplice quanto sbagliato: molti trader lo fanno, ma pochi di loro hanno successo.
Imparando a distinguere gli indicatori in base al loro metodo di calcolo potrai formulare strategie più precise e complete.
Se utilizzassi le bande di Bollinger® insieme ad una media mobile, ad esempio, staresti utilizzando due strumenti che non funzionano bene insieme; unirle ad uno strumento come i volumi, invece, può dare grandi risultati.
Perché con uno si forma un abbinamento scadente e con l’altro un abbinamento vincente? Proprio perché le medie mobili e le bande di Bollinger usano gli stessi dati per il loro calcolo, quindi sarebbero due indicatori che fanno la funzione di uno.
Con i volumi, invece, andresti a creare una strategia che tiene conto di diversi elementi e li unisce al meglio. Per capire questi abbinamenti, devi prima capire i calcoli che si nascondono dietro agli indicatori.
Ora non sembra molto più interessante capire il calcolo delle bande di Bollinger®? Bene, è proprio quello con cui inizieremo.
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La media mobile che c’è ma non si vede
Il primo step per calcolare le bande di Bollinger® è calcolare una media mobile, che normalmente viene stabilita a 20 periodi.
Significa che il valore della media, in ogni momento, è dato dalla media del prezzo di chiusura di tutte le 20 candele precedenti sul grafico. Non sempre le piattaforme di trading mostrano questa linea sul grafico, ma non è così importante.
Questa media mobile è la base per il calcolo delle bande di Bollinger®. La prima cosa che dovrai fare per iniziare a fare trading con questo strumento, infatti, è proprio scegliere il numero di periodi da usare per il calcolo.
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Nell’immagine puoi notare anche come la media mobile sia presente sul grafico (è la linea nera che taglia le candele), cosa che su altre piattaforme non viene mostrata.
Le due bande e la deviazione standard
Ora veniamo alle altre due linee presenti sul grafico, che danno il nome all’indicatore inventato da John Bollinger. Parliamo delle due “bande” che avvolgono il prezzo in alto e in basso.
Queste due linee sono calcolate sulla base del valore della media. A questo valore viene applicata la deviazione standard, uno strumento molto utilizzato in statistica.
La deviazione standard viene calcolata così:
- Si prende il valore della media e si sottrae il prezzo di chiusura di una candela;
- Il risultato viene elevato al quadrato;
- Il numero ottenuto viene diviso per il numero di periodi nella media;
- Si ripete questo processo per tutti i prezzi di chiusura di tutte le candele nella media, sommando i risultati;
- Infine si estrae la radice quadrata del numero ottenuto sommando i risultati tra loro.
Non c’è bisogno che tu ricordi a memoria tutto questo, ma può esserti utile avere un’idea del processo matematico che rende possibile l’esistenza delle due bande.
Siccome il risultato dell’estrazione di radice di un numero positivo è sempre doppio (ad esempio la radice quadrata di 4 può essere +2 o -2), il suo valore si può rappresentare sul grafico con una doppia linea: la prima linea sarà al di sopra del prezzo, la seconda sarà al di sotto.
Torniamo a dire che non è rilevante sapere a memoria questo processo, ma ci sono dei punti che vale la pena ricordare:
- Le bande di Bollinger® partono con il calcolo di una media mobile;
- Per determinare il loro valore viene usata la differenza tra il prezzo di chiusura delle candele e la media mobile;
- Le bande sono due, ma sono il frutto dello stesso calcolo e degli stessi dati.
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Come fare trading con le bande di Bollinger®
Le bande di Bollinger® offrono una notevole varietà di segnali. Non solo ci aiutano a capire quando entrare ed uscire da una posizione, ma possono anche essere usate per predire la volatilità.
In questa seconda sezione della nostra guida, quella più operativa, andremo a vedere esattamente come interpretare il loro movimento lungo il grafico.
Se non lo hai ancora fatto, questo è un buon momento per aprire il tuo conto demo e iniziare a fare pratica con l’indicatore. Puoi aprirne uno gratis su FP Markets (basta compilare il breve modulo che trovi qui).
Fare pratica è sempre il modo migliore per imparare ad usare uno strumento di analisi tecnica; anche se la teoria è fondamentale, è la pratica che rende perfetti.
1 – Volatilità
La prima cosa che possiamo interpretare guardando le bande di Bollinger® è l’andamento della volatilità del grafico.
Quando le due bande si restringono, significa che la volatilità sta diminuendo; solitamente i trader sfruttano i momenti di bassa volatilità per aprire nuove posizioni, in modo da correre meno rischi.
Al contrario, quando le due bande si aprono significa che la volatilità sta aumentando. Tra l’altro la volatilità è calcolata con il principio della deviazione standard, lo stesso delle bande di Bollinger®, quindi questo indicatore la esprime perfettamente.
Quando la volatilità è in aumento, solitamente è un buon momento per chiudere le posizioni attive ed evitare di ritrovarsi tra alti e bassi eccessivi sul grafico.
Quando è in corso un trend, un’apertura delle due bande può anche indicarci che il trend sta prendendo forza e che vale la pena seguirlo con una posizione.
Per quanto questa sia l’indicazione meno “pratica” offerta dall’indicatore di Bollinger, è comunque utile per programmare gli investimenti.
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2 – Segnali di acquisto e di vendita
Questa è una parte molto fraintesa del discorso sulle bande di Bollinger®, quindi va seguita con grande attenzione.
La maggior parte delle persone commette un grave errore, di cui parleremo nel paragrafo successivo, quando tenta di interpretare i segnali di questo indicatore.
I segnali di vendita e di acquisto vanno interpretati in base alla quantità di volte in cui il prezzo tocca la banda superiore o la banda inferiore:
- Se il prezzo tocca ripetutamente la banda superiore, significa che lo strumento è ipercomprato. Questo genera un segnale di vendita;
- Se il prezzo tocca ripetutamente la banda inferiore, significa che lo strumento è ipervenduto. Questo genera un segnale di acquisto.
Non basta che il prezzo tocchi una sola volta il limite superiore o inferiore delle due bande. Bisogna che questo si verifichi spesso nell’arco di poche candele.
Non esiste una definizione precisa di “spesso”. Normalmente, però, possiamo usare una regola generale. Se le candele toccano le bande almeno 4 volte nelle ultime 8 candele, lo strumento è ipercomprato o ipervenduto.
Se ci dimostriamo precipitosi e cominciamo ad investire contro il trend fin dalla prima candela che tocca le due bande, rischiamo di venire sorpresi da un trend duraturo che manderà in forte perdita la nostra posizione.
Ora che sai come generare segnali di acquisto e di vendita utilizzando le bande di Bollinger®, prova subito ad aprire una posizione senza correre rischi con il conto demo di eToro (puoi aprirlo qui).
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L’errore #1 da evitare (che molti trader commettono)
Per molto tempo c’è stata confusione nell’insegnamento delle Bande di Bollinger®. Una teoria molto diffusa spiega in modo sbagliato quando e come si generano i segnali di vendita e di acquisto.
Secondo questa ipotesi, bisognerebbe aspettare che le candele taglino a rialzo o a ribasso le due bande esterne. Quando questo accade, bisognerebbe interpretarlo come un segnale di trading online.
La cosa bizzarra è che le teorie sull’argomento sono completamente opposte: qualcuno dice di comprare se il grafico taglia a rialzo la banda superiore, mentre qualcuno dice che si tratta di un segnale di vendita.
Il fatto che le due teorie dicano cose completamente opposte è già una dimostrazione del fatto che entrambe siano sbagliate.
Per oltre il 90% del tempo, il grafico di qualunque asset tende a muoversi all’interno delle bande; se si verifica un’eccezione, questa da sola non è sufficiente a generare nessun tipo di segnale.
Chiunque abbia interpretato le bande di Bollinger® in questo modo sbagliato, nel corso del tempo, non è mai stato profittevole nel lungo termine; chi puntava sul rientro delle candele all’interno delle bande è rimasto scottato dai trend forti e viceversa.
Se vuoi puoi testarlo tu stesso, mettendo alla prova questo tipo di strategie sul conto demo di Plus500 (puoi avere accesso immediato cliccando qui).
Ti suggeriamo di farlo sul conto demo proprio perché in questo modo userai solo denaro virtuale; anche se sono teorie sbagliate, a volte è utile osservare con i propri occhi i motivi per cui non funzionano.
I migliori broker per il trading con le Bande di Bollinger®
Oltre a considerare i tagli delle bande come un segnale di trading, l’errore più grande che puoi commettere è quello di usare questo indicatore con una piattaforma non sicura e sconveniente.
Purtroppo il mondo del trading è ricco di piattaforme di questo genere. Negli ultimi 8 anni abbiamo recensito tutti i principali servizi di investimento in Europa, dalle banche ai broker di CFD, per aiutare i nostri lettori a scegliere le piattaforme più adatte alle loro esigenze.
Essendo in questo settore dal 2012, abbiamo avuto modo di osservare la nascita e la crescita di molte piattaforme di trading online, arrivando a limare finemente il nostro elenco di servizi consigliati.
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Se hai qualche domanda, la nostra redazione è felice di leggerla e di chiarire i tuoi dubbi; ti basta lasciare un commento più in basso e riceverai una risposta garantita entro 24 ore.