L’indicatore RSI (Relative Strength Index) è uno degli strumenti di analisi tecnica che possono aiutarti a gestire meglio le tue entrate e uscite sul mercato. In questo è molto simile all’oscillatore ADX e al MACD.
Il metodo con cui viene calcolato il valore del RSI, tuttavia, ci fornisce informazioni diverse e piuttosto preziose. In questa guida vedremo come e quando utilizzarlo.
Imparando a valutare i segnali di questo oscillatore avrai due benefici:
- Riuscirai a capire meglio quando un trend sta per finire, cosa molto utile per valutare le chiusure delle posizioni già aperte;
- Aumenterai la tua capacità di predire l’inversione di un trend, cosa che al contrario è utile per l’apertura di nuove posizioni.
Vedremo anche quali siano i migliori indicatori e oscillatori a cui abbinare il RSI, di modo da fare un passo verso le strategie di trading che vengono utilizzate realmente dai trader di professione.
Avremo anche modo di parlare di un altro argomento importante, cioè delle migliori piattaforme di trading su cui negoziare utilizzando questo indicatore.
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Cos’è e come funziona l’indicatore RSI
Il Relative Strength Index è un oscillatore, cioè un indicatore di analisi tecnica che viene presentato in un grafico a parte rispetto a quello del prezzo.
In questo grafico a parte avremo modo di monitorare il suo andamento, che oscilla tra 0 e 100. Questo è un aspetto molto comodo: avendo due valori di riferimento che rimangono fissi, quando vengono generati dei segnali si fa in fretta a leggerli.
La linea che segna il valore del RSI passa da un valore all’altro in base ai movimenti del prezzo, indicandoci se il prezzo di un certo asset è attualmente ipercomprato o ipervenduto.
I valori da 0 a 30 ci segnalano che l’asset è “ipervenduto”, cioè che il suo prezzo attuale è troppo basso rispetto al reale valore di equilibrio del mercato.
I valori da 70 a 100 ci dicono invece quando l’asset è “ipercomprato”, quindi quando il suo valore è troppo alto rispetto all’effettivo equilibrio di mercato.
L’equilibrio di mercato non è calcolato attraverso domanda e offerta, utilizzando i volumi; come vedremo tra poco, il RSI è frutto di un’elaborazione matematica sui cambiamenti recenti del prezzo.
Qui sotto puoi vedere come appare questo oscillatore, nella pratica, quando viene applicato al grafico di uno strumento finanziario. In particolare, l’immagine mostra il valore del cambio EUR/USD dal momento in cui questo strumento è particolarmente utile nel Forex.
Il grafico che vedi rappresentato qui è preso dal conto di MigliorBrokerForex.net su Plus500. Puoi aprire facilmente il tuo conto demo su Plus500 da questo link: riceverai in appena due minuti e in modo del tutto gratuito l’accesso alla piattaforma con denaro virtuale.
Come si calcola il RSI (e perché saperlo)
Se vuoi davvero capire un oscillatore di analisi tecnica, non devi limitarti a sapere che tipo di segnali genera. Questo è un errore davvero comune a molti trader.
Gli investitori, soprattutto quelli alle prime armi, tendono a scegliere la strada facile. Imparano che un certo indicatore genera segnali quando si comporta in un certo modo e nulla più.
Per esperienza, possiamo invece dirti che è molto importante conoscere la matematica che si nasconde dietro all’analisi tecnica. Ci sono diversi buoni motivi per fare un passo in più e non trascurarla:
- Se sai quali dati vengono utilizzati dai diversi indicatori per i loro calcoli, impari facilmente a combinarli con efficacia;
- Avere un’idea di quale metodo di calcolo viene utilizzato (medie mobili, esponenziali, ecc.) ti permette di creare delle tue strategie basate su diversi tipi di elaborazione statistica;
- Sapere quanti periodi vengono considerati nel calcolo dei vari indicatori ti permette di combinarli per esaminare un orizzonte temporale diverso (breve, medio oppure lungo).
Dietro l’oscillatore RSI si celano dei calcoli piuttosto complicati: per quanto non sia importante conoscerli in ogni loro passaggio, è bene avere una panoramica.
Ora ci concentreremo proprio su questo: tu puoi seguire meglio il discorso registrando un account demo su FP Markets (puoi aprirlo qui). L’account demo ti permette di usare il RSI senza rischi e di provare a personalizzare il suo calcolo per comprenderne meglio il funzionamento.
Il primo step
L’oscillatore RSI viene calcolato attraverso due passaggi.
Il primo passaggio considera un certo numero di periodi precedenti, solitamente 14. Puoi selezionare tu stesso il numero di periodi che preferisci, man mano che prendi dimestichezza con questo strumento.
Il metodo di calcolo si basa sulla divisione tra il rialzo medio del prezzo e il ribasso medio del prezzo in tutti i singoli periodi precedenti.
Questo valore viene poi calcolato su base 100, in modo da rendere più semplice e chiara la sua rappresentazione sul grafico.
Il secondo step
Nel secondo step il risultato viene armonizzato con il risultato del periodo in corso.
Il suo calcolo si basa sulla divisione tra la media dei rialzi nei periodi precedenti, sommando il periodo attuale, e la media dei ribassi nei periodi precedenti, di nuovo sommando il periodo attuale.
Può esserti utile tenere a mente alcuni punti di questo discorso. Ciò che non dovresti dimenticare sul calcolo dell’oscillatore RSI è questo:
- Si basa di norma su 14 periodi;
- Fa uso di medie semplici tra rialzi e ribassi nel periodo precedente;
- Il risultato viene espresso in base 100 per semplificare l’uso dei segnali;
- Non ci sono componenti esponenziali né sottrazioni tra medie.
Per prendere dimestichezza con questo strumento, puoi provare a personalizzare il numero di periodi e vedere come cambia il suo valore.
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Come usare l’indicatore RSI nel trading
Usare i segnali dell’indicatore RSI è molto semplice.
Di norma abbiamo un solo tipo di segnale: quello che ci avvisa di un’inversione del trend a breve.
Questo tipo di segnale può essere utilizzato in diversi modi, sia per capire quando è bene aprire una posizione che per capire quando chiuderla.
Chiusura di una posizione
Questo è il modo più semplice di utilizzare l’indicatore RSI.
Una delle prime cose che vanno studiate nel trading riguarda proprio la chiusura delle posizioni. Spesso, specialmente all’inizio della nostra attività di trader, siamo molto tentati di chiudere un investimento appena lo vediamo andare in profitto.
I trader di successo, però, insegnano che il momento giusto per chiudere una posizione è quando il trend che stiamo seguendo si conclude del tutto.
Se hai una posizione di acquisto aperta, dovresti chiuderla quando il valore del RSI supera il 70. Questo valore indica che il prezzo è attualmente troppo alto e che il trend potrebbe concludersi presto.
Se invece hai una posizione di vendita allo scoperto, il tuo obiettivo è seguire il trend ribassista finché non inizia una ripresa del prezzo. In questo caso dovresti chiudere quando il valore del RSI scende sotto il 30.
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Apertura di una posizione
Di solito si dice che nel trading online sia importante seguire i trend già in corso anziché provare ad anticipare le inversioni. Usando il Relative Stregth Index, però, possiamo fare anticipazioni sull’inversione di un trend che diventano piuttosto precise.
Quando il valore del RSI supera il 70, significa che il trend rialzista sta per invertirsi e per diventare un trend ribassista.
Allo stesso modo, quando il valore del RSI scende al di sotto del 30 significa che il trend sta per diventare rialzista.
Questi due valori sono quelli che vengono normalmente considerati “chiave”, ma non dovresti fare l’errore di crederli assoluti e incontrovertibili.
Molti trader di notorietà mondiale hanno dichiarato di usare valore più stringenti, come 20 e 80, per rinforzare i segnali del RSI ed avere indicazioni più forti.
Nel corso del tempo, cambiare i valori di riferimento ti aiuta a capire quali siano quelli più adatti alla tua strategia di trading.
Scegliendo valori meno stringenti, rischi di avere segnali non abbastanza forti che ti inducono ad aprire o chiudere troppo presto le tue posizioni.
Al contrario, se scegli valori troppo stringenti rischi di generare segnali in ritardo o di generarne troppo pochi in generale; l’esperienza ti dirà quali siano le impostazioni migliori per le tue strategie.
I limiti dell’indicatore RSI
Come sempre, per essere del tutto precisi, vogliamo parlare anche dei limiti che potresti incontrare nell’utilizzo di questo indicatore.
Sicuramente il RSI è più preciso di tanti altri strumenti e ti permette di avere segnali molto coerenti con quello che promette. Non dovresti mai sottovalutarlo. Fin dai primi giorni della tua carriera da trader, può essere un grande alleato.
Il suo unico limite evidente riguarda la durata del trend su cui viene applicato.
Quando siamo di fronte ad un trend netto, che dura da diverso tempo, il RSI ci dà segnali precisi su cui possiamo contare.
Al contrario, se il trend è debole ed è in corso da poco, possiamo assistere a diversi falsi negativi: il trend si inverte, ma prima che il valore dell’oscillatore arrivi ad uno dei valori chiave che abbiamo impostato.
Per completare il suo utilizzo, una cosa intelligente da fare è abbinarlo al MACD. Questo indicatore ha il problema opposto, cioè quello dei falsi positivi, ed è basato su un calcolo diverso che fa uso di medie esponenziali.
Quando i segnali di questi due indicatori combaciano, di solito si ha un’indicazione molto forte che non si rivela fasulla.
I migliori broker per applicare RSI ai grafici
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Con questo si conclude la nostra guida all’oscillatore RSI: a noi non rimane che augurarti il miglior successo sui mercati finanziari. Se hai dubbi lascia pure un commento; rispondiamo a tutte le domande entro 24 ore.